'Hai scelto? Molto bene. Appoggia la mano sulla terra e chiudi gli occhi. Schiaccia, prima delicatamente, poi sempre più forte, ma... lentamente, la terra, ora, attraverso il tuo cervello, sta acquisendo la tremenda proprietà di autocontemplarsi. La tua mente, informata dal tuo tatto, la pensa e Lei ne gode. Sta assaporando le impronte digitali che ha generato, le tue.'
L'installazione si compone di una collezione di terre, biologiche e non, provenienti da diverse tipologie di suolo, che si differenziano per cromatismo e per struttura. La materia "terra", con la sua palpabile presenza, viene messa a confronto con la sua rappresentazione teatrale e lo spettatore viene invitato ad un approccio non scientifico ma emotivo e poetico con la materia, vagliando contemporaneamente la consistenza, il colore, l'odore delle terre proposte. Il custode delle terre, colui che guida gli spettatori in questa particolare degustazione, inviterà i presente a provare l’esperienza tattile del contatto con la terra e con il vicino di postazione, realizzando, nel contatto tra le due mani sconosciute, la mescolanza simbolica delle diverse terre esposte.